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La Responsabilità negli incidenti stradali

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Al giorno d’oggi guidare un veicolo su strada comporta l’assunzione di responsabilità, non solo per le nostre azioni, ma anche rispetto ai comportamenti degli altri conducenti e utenti della strada in genere.

E’ questo in sintesi quanto affermato dalla Corte di Cassazione, IV sezione Penale, con la sentenza numero 3214 del 23 gennaio 2019.

Questo principio, c.d. della pari responsabilità dei conducenti, già espresso prima del 2019 anche dalle sezioni civili della Corte, è stato nuovamente ribadito con le Sentenze numero 121 e 7479 del 2020. Gli Ermellini, in sintesi, nelle loro decisioni applicano l’art.2054 del codice civile, rafforzandone la portata col richiamo agli articoli 141, 145 e 191 del Codice della Strada che delineano un generale dovere per ciascun conducente di prevedere le condotte altrui, ciò perché, spiega la corte, i comportamenti imprudenti in strada sono molto frequenti e, per questa ragione, anche prevedibili.

Se siamo guidatori provetti e non temiamo di poter commettere imprudenze, teniamo gli occhi ben aperti e osserviamo chi ci sta attorno o che incrociamo, perché dobbiamo cercare di prevedere, quando possibile, il comportamento degli altri conducenti, siano essi mezzi a motore e non. La regola vale anche per i pedoni (in questi termini di nuovo la Corte di Cassazione, IV sezione Penale, 30 dicembre 2019, n.52071).

Le decisioni della Suprema Corte mostrano con chiarezza quella zona grigia in cui si trovano annidate le responsabilità dello scontro, buio superabile solo con valide prove capaci di condurre “oltre ogni ragionevole dubbio” per i procedimenti penali e verso “il più probabile che non” per le cause civili.

Al link l'articolo completo.

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